Quando si parla di parto prematuro si fa riferimento al parto che si verifica da tre a più settimane prima del termine previsto. Riconoscere i sintomi del parto prematuro è molto importante per prevenirlo.
Il bimbo è prematuro se nasce prima delle 37 settimane, posto che una gravidanza ne dura tendenzialmente 40.
In Italia, secondo le statistiche dell’OMS, sono pochi i bambini che nascono pre termine: dal 6 al 7% sul totale, nel resto del mondo sono molti di più. Se il bimbo nasce verso le 35-36 settimane di gravidanza il parto prematuro non è un grosso problema: il piccolo dovrà soltanto rimanere in ospedale qualche giorno in più, senza particolari preoccupazioni.
Tuttavia se il parto prematuro avviene con molte settimane di anticipo rispetto alla data di nascita, può essere pericoloso, per una serie di questioni.
Parto Prematuro: Quali sono le cause?
Il parto prematuro è un evento considerato, dal punto di vista medico, multi-fattoriale.
Questo significa che si verifica per una serie di ragioni e non per un motivo unico. In genere le cause più diffuse del parto prematuro sono connesse alla conduzione sociale della donna: scarse condizioni di igiene, alimentazione carente, lavoro pesante della donna incinta. Anche la gravidanza gemellare è più propensa al parto prematuro, così come la gravidanza in seguito a procreazione mediamente assistita.
I problemi connessi al parto prematuro
Al parto prematuro sono connessi diversi problemi a medio-lungo termine che possono coinvolgere il bambino, come problemi di respirazione, nel mantenere la giusta temperatura corporea, nel mantenere una pressione arteriosa sufficiente, problemi alimentari, problemi al sistema immunitario.
Oggi, grazie alla presenza di ospedali moderni e muniti di ogni sistema per accogliere i bimbi nati prematuri, la maggior parte di questi problemi vengono affrontati serenamente. In alcuni casi però si possono verificare complicazioni di tipo neurologico, la riduzione delle capacità cognitive, problemi ai sensi (vista ed udito, soprattutto) e al comportamento a causa della carente ossigenazione.
Quali sono i Sintomi e come prevenire un parto prematuro?
Il parto prematuro si può prevenire nella misura in cui esso è connesso ad una situazione di rischio. Laddove il parto anticipato rispetto al termine sia connessi ad un rischio – lavoro della madre, stress e condizioni di vita non ottimali – intervenire su questi ultimi fattori può evitare questo inconveniente.
Se la donna in gravidanza soffre di diabete, o ha la pressione alta, verrà consigliata dal dottore sullo stile di vita particolarmente cauto da adottare durante la gestazione. Un fattore di rischio del parto prematuro consiste nell’avere già avuto un parto prematuro: in questo caso però è possibile somministrare alla donna del progesterone già all’inizio della sua gestazione per cercare di ridurre quest’ultima eventualità.
Seguire un attento regime dietetico-nutrizionale e assumere a sufficienza acidi grassi, che sono connessi a una percentuale bassa di parti prematuri (olio di pesce), evitare un intervallo di tempo breve fra due gravidanze, cercare di ridurre l’affaticamento quando si lavora (la legge tutela la donna incinta che svolge lavori pesanti o pericolosi) ed evitare ovviamente fumo e sostanze stupefacenti è necessario per evitare il parto prematuro.