Oggi parleremo dei sintomi dell’aborto spontaneo, ma riteniamo doveroso fare prima una piccola premessa su cosa sia l’aborto spontaneo e quando si manifesta.
Quando una donna desidera con tutto il cuore una gravidanza, subire un aborto spontaneo è uno degli eventi più dolorosi e incomprensibili che si possano verificare. È vero che oggi le donne incinte sono molto seguite ed accompagnate nel loro percorso e che gli esami per controllare la salute del bimbo e della madre sono numerosi, ma purtroppo l’eventualità dell’aborto spontaneo non può essere ridotto a zero. Tuttavia è possibile studiare e conoscere i sintomi di questo evento per conoscere il proprio corpo in gravidanza, capire quando qualcosa non va per il verso giusto e di conseguenza agire e chiedere aiuto.
Cos’è l’aborto spontaneo?
L’aborto spontaneo consiste nell’interruzione spontanea della gravidanza che si verifica entro la ventesima settimana di gestazione. Gli aborti estremamente precoci, la gravidanza biochimica, sono molto numerosi ed in quei casi la donna non si accorge neppure di essere in dolce attesa a meno che non effettui un test di gravidanza.
L’aborto spontaneo nella maggioranza dei casi si verifica entro le prime tredici settimane di gestazione, cioè nel primo trimestre, in genere a causa di problemi genetici e cromosomici nel feto, nei problemi dell’utero o della cervice della donna, di malattie croniche come l’ovaio policistico.
I sintomi dell’aborto spontaneo
Moltissime persone vorrebbero conoscere i sintomi dell’aborto spontaneo per poter comprendere quando c’è qualcosa che non va.
I possibili sintomi dell’aborto spontaneo sono:
- sanguinamento dalla vagina
- perdita di liquidi e di tessuti dalla vagina, similmente a quanto avviene durante il ciclo mestruale
- crampi, dolori all’addome ed alle pelvi, anche se non fortissimi
- spariscono i sintomi della gravidanza come la nausea, ecc.
Il sintomo principale dell’aborto spontaneo è e rimane il sanguinamento. Quando si parla di sanguinamento in gravidanza, però, bisogna fare molta attenzione, perché delle piccole perdite possono essere perfettamente normali e non devono subito far pensare alla peggiore delle ipotesi.
In alcuni casi il sanguinamento consiste in uno spotting rosato, spesso il sanguinamento è rosso vivo e più abbondante.
Il primo stadio dell’aborto spontaneo è la minaccia di aborto: sintomi comuni sono un sanguinamento lieve nei primi mesi di gravidanza, dolore alla schiena o nella parte inferiore della schiena, mal di pancia e crampi.
Il dolore al basso ventre è abbastanza frequente in gravidanza come conseguenza del cambiamento e dello spostamento degli organi interni, o per problemi gastrointestinali, come anche le piccole perdite.
Cosa fare dunque?
Tuttavia se si avverte uno o più di questi sintomi durante la gravidanza, la cosa migliore da fare è andare da un medico e farsi subito visitare. Meglio un falso allarme che essere superficiali quando si tratta della salute del bimbo e della madre. Purtroppo se avviene un sanguinamento importante, spesso neppure la corsa al pronto soccorso può evitare l’aborto spontaneo.
Per evitare la minaccia d’aborto è bene che la madre cerchi di stare tranquilla e di non fumare, non bere e non assumere altre sostanze già dal concepimento, perché comportamenti scorretti e dannosi possono aumentare le probabilità dell’aborto spontaneo già nelle prime settimane dopo il concepimento.