Bene, eccoci alla 14 settimana di gravidanza. Siamo ormai nel quarto mese! Andiamo a vedere insieme che cosa cosa succede in questo periodo.
A questo punto della gravidanza, il piccolo misura all’incirca 6-8 cm di lunghezza. I suoi organi sono ormai formati e stanno imparando a funzionare da soli.
Adesso, dall’ecografia si possono distinguere in modo chiaro occhi, naso e bocca, così come si può determinare il sesso del bambino.
A causa di un aumento dei livelli di estrogeni, la mamma può invece diventare facilmente irritabile e soffrire di insonnia. Generalmente, però, quasi tutte le mamme tendono a superare facilmente questa fase.
E’ possibile, inoltre, che durante la quarta settimana di gravidanza aumenti il desiderio sessuale della mamma. Molti futuri genitori tendono a pensare che l’attività sessuale possa in qualche modo essere dannosa per il bambino, ma non è così. L’attività sessuale è, infatti, tutt’altro che sconsigliata, salvo in alcuni casi particolari. (ad esempio se si tratta di una gravidanza avvenuta dopo episodi ripetuti di aborto).
Sintomi della 14 settimana di gravidanza
I sintomi più comuni:
- Aumento di peso sempre più evidente
- Maggiore irritabilità
- Insonnia
- Maggiore desiderio sessuale
- Comparsa di carie ai denti
- Maggiore produzione di secrezioni vaginali
- Contrazioni
Contrazioni
E’ possibile che si verifichino contrazioni già dai primi mesi della gravidanza. Questo succede perché l’utero si contrae a causa dello stimolo della ossitocina, che va ad aumentare la concentrazione degli ioni di calcio.
Può trattarsi quindi di un evento del tutto normale, ma è comunque importante non cullarsi e tenere le contrazioni sotto controllo, poiché potrebbero costituire anche un campanello d’allarme.
Gravidanza 14 settimane: cosa fare e cosa non fare
Questo periodo è molto delicato per quanto riguarda le infezioni. E’ quindi importante che la futura mamma vi presti la massima attenzione, poiché l’infezione potrebbe essere trasmessa al bambino, causando danni anche gravi.
Ecco alcune cose a cui le mamme dovranno prestare attenzione:
- Igiene delle mani: E’ importante che laviate accuratamente le mani, soprattutto prima di preparare da mangiare.
- Infezioni al tratto urinario: Queste infezioni non vanno sottovalutate, poiché potrebbero portare a complicazioni gravi o addirittura a un parto prematuro. E’ necessario, quindi, che curiate nel modo giusto e scrupolosamente infezioni come ad esempio la cistite.
- Infiammazioni ai denti: Come già accennato, è necessario assicurarsi di mantenere una buona igiene orale (sempre, ma soprattutto in gravidanza). Un’infiammazione del cavo orale può rivelarsi molto pericolosa e comportare aborto spontaneo o parto prematuro.
- Varicella o rosolia: Se non siete immuni a varicella e rosolia, cercate assolutamente di evitare il contatto con persone che le abbiano contratte. Queste malattie possono, infatti, essere molto pericolose per il bambino. Se pensate di essere in qualche modo a rischio di infezione, non esitate a contattare immediatamente il vostro medico.
- Feci: Evitate il contatto diretto con le feci dei gatti, poiché potrebbero causare toxoplasmosi. Se vi è possibile, vi consigliamo di evitare di svolgere questa mansione e delegare il compito a qualcun altro.
- Infezioni alimentari: E’ importante sapere che alcuni alimenti possono essere trasmettitori di microrganismi pericolosi. Questi possono causare malattie in modo diretto o indiretto. E’ possibile, quindi, contrarre infezioni come ad esempio la toxoplasmosi o la salmonellosi.
Toxoplasmosi
La toxoplasmosi è un’infezione causata da un microrganismo chiamato Taxoplasma gondii. Normalmente, si tratta di un’infezione molto banale e, una volta contratta, se ne ricava un’immunità permanente. In gravidanza, però, può rivelarsi molto pericolosa poiché può provocare gravi danni al bambino, quali ad esempio cecità o ritardo mentale.
Cosa fare?
Esiste un apposito esame , il Toxo Test, che permette di verificare se la futura mamma ha già avuto l’infezione, sviluppando quindi gli anticorpi contro di esso.
Se l’esame è positivo, i casi possibili sono due:
- La mamma ha già contratto l’infezione in passato. Dunque non c’è rischio di trasmissione poiché ha sviluppato gli anticorpi necessari.
- L’infezione è in corso. In questo caso, c’è il rischio di trasmissione.
Se invece l’esame è negativo, vuol dire che la mamma non ha mai contratto questa infezione, con conseguente rischio di trasmissione al bambino.
Prevenzione
Naturalmente, come in tutte le cose, la miglior cura è la prevenzione. Per ridurre le possibilità di contrarre l’infezione, basta evitare gli alimenti più rischiosi.
Quali cibi evitare allora? Vediamoli insieme:
- Carni poco cotte
- Salumi crudi (ad esempio bresaola, prosciutto crudo e salame)
- Latte e formaggi non pastorizzati
- Verdure non lavate in maniera corretta (se cotte, non dovrebbero rappresentare un problema)
- Frutti di mare crudi (ad esempio cozze)
- Uova crude/poco cotte